La ATHENA è una valvola a galleggiante a sede unica compensata, che mantiene automaticamente il livello costante di un serbatoio o cisterna, indipendentemente dalle variazioni di pressione a monte, e si chiude al raggiungimento del livello massimo stabilito.
Grazie alla sua tecnologia esclusiva ATHENA raggiunge il massimo livello di affidabilitĂ e prestazioni.
Valvola a galleggianti Athena
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Valvola a galleggianti Athena

Il prodotto
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Caratteristiche costruttive e vantaggi
CORPO
Corpo di ghisa sferoidale a tre vie, per consentire il posizionamento sia a squadra che a via diritta; sede sostituibile e pistone d’acciaio inossidabile; ghiere di scorrimento di bronzo.
STRUTTURA
Blocco mobile comprendente albero, otturatore, porta-guarnizione e pistone auto-pulente (brevetto CSA), innovativa tecnologia che diminuisce l’accumulo di sporcizia, riducendo la manutenzione
LEVERISMO
Il leverismo, d’acciaio zincato o inossidabile, è composto da due aste (una per i DN 40, 50 e 65), unite da perni e snodi, che trasmettono il movimento verticale del galleggiante all’albero di guida del blocco mobile.
GALLEGGIANTE
Il galleggiante e la relativa asta sono d’acciaio inossidabile AISI 304
VALVOLA
Grazie alla sede singola compensata, la valvola garantisce grande precisione di funzionamento, e tenuta perfetta anche alle basse pressioni
Â
OTTURATORE
Il movimento dell’otturatore, in apertura e in chiusura, non è influenzato dalla pressione dell’acqua in ingresso, in questo modo sono evitati possibili fenomeni di moto vario e colpo d’ariete.
Applicazioni principali

Reti
di distribuzione

Serbatoi
antincendio

Sistemi
d’irrigazione

Sistemi di regolazione di livello costante
Principio di funzionamento
Il corpo a tre vie consente l’installazione a squadra o a via dritta semplicemente spostando le leve e la flangia cieca. Le leve, normalmente allineate con l’asse della valvola, possono essere ruotate di 45 o 90° rispetto all’asse della valvola in base alle esigenze d’installazione.

Valvola chiusa
Quando il pelo libero dell’acqua raggiunge il livello massimo il galleggiante, tramite la leva, chiude l’otturatore, arrestando il flusso di mandata.

Valvola aperta
Non appena il livello dell’acqua all’interno del serbatoio scende la leva, cui il galleggiante è unito, abbassa il blocco mobile in posizione d’apertura, permettendo il flusso attraverso la valvola.
Installazione a via dritta e a squadra
Il corpo a tre vie consente l’installazione a squadra o a via dritta semplicemente spostando le leve e la flangia cieca. Le leve, normalmente allineate con l’asse della valvola, possono essere ruotate di 45 o 90° rispetto all’asse della valvola in base alle esigenze d’installazione.
Apertura della valvola


Funzioni Accessorie

Il corpo a tre vie consente l’installazione a squadra o a via dritta semplicemente spostando le leve e la flangia cieca. Le leve, normalmente allineate con l’asse della valvola, possono essere ruotate di 45 o 90° rispetto all’asse della valvola in base alle esigenze d’installazione.
Dati tecnici

Condizioni
di esercizio
Temperatura massima 70°C. Pressione massima 16 bar; valori maggiori su richiesta. Per evitare la cavitazione, Δp massimo di 6,5 bar per l’installazione a squadra, di 4,8 bar per la via dritta.

Standard
Certificazione e collaudo secondo la norma EN 1074/5.
Foratura delle flange secondo EN 1092/2. Vernice epossidica blu RAL 5005 applicata a letto fluido. Modifiche a flange e verniciatura su richiesta.
Installazione
Accertarsi che la foratura delle flange della condotta di alimentazione corrisponda a quella della valvola Athena, e che sia possibile l’installazione in posizione orizzontale con opportuni fissaggi.
Devono essere previsti degli organi di intercettazione, per consentire le operazioni di manutenzione, e un filtro, per raccoglitore le impuritĂ a monte della valvola.
Collocare la valvola in un punto facilmente raggiungibile e tale da consentire le operazioni di manutenzione.
Lo sbocco dev’essere al di sopra del livello di troppo pieno onde evitare possibili riflussi.
In caso di alti Δp di funzionamento raccomandiamo l’utilizzo di un riduttore ad azione diretta CSA VRCD, per evitare possibili danni legati al fenomeno della cavitazione.